domenica 6 aprile 2008

Passo della Forca

Ore 9.00
Mi alzo e guardo fuori dalla finestra. Certo poteva essere meglio.

Prendo il telefono e la prima voce che raggiungo non mi pare essere
particolarmente reattiva! Si può fare dai, andiamo no? Appuntamento
confermato.
Seconda telefonata... un picchio porca miseria! ho telefonato a un
picchio! Allora? Ok? andiamo? Secondo appuntamento confermato.
Si va.
Oggi bella passeggiata e mangiatona al Casale... l'ultima volta che
abbiamo provato a raggiungere la piana di Rascino ci hanno tirato
fuori dal ghiaccio degli automobilisti di passaggio... vedremo.

Partiamo imboccando la Salaria che si presenta più trafficata del
solito... molto più del solito! E' tutta una fila senza fine... ci
fermiamo al chiosco poco prima di Osteria Nuova per un caffè e solo li
vieniamo informati della Fiera del Bestiame che si tiene proprio ad
Osteria. Almeno sta per finire.
Un caffè, 20 minuti di fila per la "toilette", un incontro con il
gruppone Triumph AB Moto 2, qualche saluto e via, si riparte.

Arrivati ad Antrodoco un tornante ci mette in direzione dell'Aquila.
La strada va via che è un piacere, il tempo regge ma la temperatura
comincia ad andare giù. Un po' più di quello che avevamo previsto credo.
Ci fermiamo un secondo per un bisogno "controvento", mettere
sottocaschi e chiudere bene tutti i nostri bottoncini... si comincia a
salire.
Tra non molto saremo lassù, sul valico, uno spettacolo della natura!

La strada si inerpica in fretta ma dopo l'ultimo paesino si fa sporca.
E' una costante qui viste le mandrie di vacche abbruzzesi che
pascolano liberamente per i monti e che lasciano scie di "ricordini"
non molto amati sulle due ruote... e poi quelle schegge di pietra e
sassolini che cadono giù dalle pareti di roccia... si, ok, è meglio
non esagerare e prendere bene la mira tra una cacca ed un sasso!
Arriviamo in cima.
Ci fermiamo, circondati da vette innevate, una sterminata vallata ai
nostri piedi e andiamo su. Alla croce. Troppo freddo, oggi tira vento
e l'aria è tagliente.
Meglio cercare di arrivare in fretta al Casale, sono già le 12.40 e il
tempo sembra un po' minaccioso.

Ultimo pezzo in salita, scavalliamo il Passo della Forca. Siamo a 1.300.
Ora si scende, siamo circondati da un bel po' di neve ma manca poco.
Una scia di tornantini e varie "S" ed ecco la svolta... il fumo esce
dal caminetto laggiù.
Vuol dire un po' di caldo e un bel pranzo!

Ashley decide che il fuoristrada lo fa a modo suo.
Scende e, vestita di tutto punto, con casco ben allacciato in testa si
dirige a piedi al Casale!
Noi tre dribliamo tra sassi e cacche varie attraversando il breve
tratto off-road che ci separa dal... pranzo!

Per la prima volta vedo altre moto parcheggiate all'ingresso, un
Kawasaki 1400 GTR da Torino, un' Hayabusa ed una Suzuki.

Il pranzo come al solito fantastico, però piove a dirotto per un
quarto d'ora fracicando tutto, il vento non si è calmato ed il freddo
non è niente male.
Decidiamo che per oggi non andiamo oltre, l'ultima volta ci è andata
bene, la primavera arrivarà alla fine, e allora saremo li, a mangiare
un paio d'etti di polvere e sudare un po' nel casco... non possiamo
attraversare la piana, ci dirigiamo verso la A24.

Il casello di Roma Est chiude ancora una volta una gran bella domenica
in sella, tra risate, curve e prelibatezze!
Alla prossima.

venerdì 4 aprile 2008

Parco di Gallipoli Cognato

Una strada ed un paesaggio che hanno ripagato l'acqua il freddo e quel
vento maledetto in quota...
Tolti i primi 373 km di autostrada per raggiungere l'inizio del tour,
in cui spesso ho pensato al suicidio, intutato come un marziano, acqua
sopra, sotto, di fronte, acqua acqua e solo quella... ho navigato
verso Potenza colorato come un gozzo nel Golfo di napoli!!

Poi, poco prima di Potenza appunto, si svolta per la famosa SS92, e da
qui, per circa 200 km trovare il capitano Kirk che non riesce a far
funzionare il teletrasporto è più facile che trovare un rettilineo.
Curve fantastiche, di ogni forma e tipo.
Si sale "torneggiando" come una pallina nel flipper... il panorama è
strepitoso, accentuato da quel cielo che sembrava volesse cadere da un
momento all'altro, basta guardare le foto.
La benzina era più o meno ok, però erano le 14... fameeee!!!
Non c'era nulla, ma proprio nulla dove fermarsi... poi giro la curva e
mi ritrovo ad essere il punto più alto di qualsiasi cosa avessi
intorno... il vento è cominciato ad essere un serio problema, la moto
dritta proprio non ci voleva stare e... naturalmente mentre cerco di
riportarmi nella mia corsia, la macchina.
Ci siamo fermati un paio di metri prima del frontale!

Ok, mi devo fermare un po' ora, Anzi.
Intendo il paese di Anzi.
Un benzinaio un bar e una manciata di case. Fortuna che il bar è aperto.
Il ragazzo li al banco mi dice che mi può fare solo un "panino"...
siamo proprio cittadini del cacchio se penso a "panino".... sparisce 5
minuti nel retro e torna con una sleppa di pane tipo pizza bianca alta
55 cm piena di formaggio e salame piccante avvolta nella carta del
pane... miii, una visione! Dopo questo e un caffè la moto la porto in
spalla!

Basta poco in questi posti e il bar piano piano si popola di gente del
paese (ritrovo anche i due del quasi-frontale!) che chiede perchè un
pirla con la moto giri fracico, con quel tempo per i monti... e poi le
domande e i paragoni di rito con le moto dei loro amici, parenti, zii,
bisnonni... però mi fanno riprendere per bene ma mi sconsigliano la
strada che ho scelto per arrivare in quel paese magico che è
Castelmezzano.
Arroccato su un pugno di Dolomiti in Basilicata. Si, non mi sono sbagliato.
Dolomiti.
Uno shock nel paesaggio del luogo, immerse nel Parco Naturale di
Gallipoli Cognato e le Dolomiti Lucane. Un nome, un programma!

Sconsigliare? Una strada? Seeee..... :) allora ci ho preso ho pensato,
ci si diverte!
Rimonto tutto ma stavolta me la rischio, il tempo sembra reggere, no
tuta, imbottitura, benzina e... grazie di tutto!
Una mezz'ora di curve e poi il bivio. La strada "sconsigliata"!
Una foto e parto.

Boschi di faggio a non finire, prati e pendii scoscesi.... un solo
pick-up con un taglialegna... nemmeno lo voglio sapere cosa abbia
pensato quando gli ho chiesto se ero giusto per il paese... poi piano
piano, prima solo tra i rami degli alberi, poi sempre più nitide si
cominciano a vedere delle vette dal profilo tagliente... come denti
spezzati... sembrano esser state piegate dal vento, pendono tutte da
una parte, e poi questa enorme vallata con la strada che sembra essere
stata disegnata con un pennarello, e in fondo, all'orizzonte, in alto
sulla destra, arroccato su una parete di roccia eccolo li,
Castelmezzano.
Com'era? Cosa ci fa un pirla tutto fracico con la moto e questo tempo
in giro per i monti?? Quando trovo questi posti, li guardo, magari
riesco a fotografarli e allora.... come fai a spiegarla quella
sensazione... non si può a parole è banale. E più vai avanti e più non
ti fermeresti... altro che pioggia.
A proposito, ha ripreso da qualche km.

Piccola deviazione per andare su, nel paese più alto della Basilicata,
Pietrapertosa.
Da li legano una fune a Castelmezzano e fanno il volo dell'angelo
buttandosi nel vuoto... una corda stesa tra due paesi tra due picchi
delle Dolomiti e questi si buttano di sotto!!
E io sono il pirla?

Riprendo la strada principale, la pioggia sembra peggio ad alta quota
ma per fortuna io scendo verso la SS407 per risalire solo 20 km dopo
verso Accettura attraversando per 15 km il Parco naturale.
Comincia a fare buio.
Ce n'è di strada ancora e con quelle curve, l'asfalto bagnato e un po'
di ovvia stanchezza mi comincio a preoccupare, non posso più fermarmi
dietro ogni curva... ora si va dritti a Ferrandina.
Ora.
Io avevo programmato di finire la SS92, passando ancora per Stigliano,
Craco fino a Pisticci Scalo... purtroppo di fronte al tramonto tra i
monti non cel'ho fatta. Altra sosta.
Mo so' cavoli. E' praticamente buio.
ediamo a che servono sti faretti che fanno tanto fichetto :)

Sulla carta mi mancavano circa 45 km che, al buio, su quella strada,
con quel tempo e la "culite" che cominciava a farsi sentire (erano le
20 e sono partito da Roma alle 10) non erano pochi. Poco prima della
metà però un cartello che indicava a sinistra: Ferrandina.
Come? Che è? Come Ferrandina. Dove. Non vedo luci.
Vabbè se c'è il cartello forse è una scorciatoia locale.
Penso. Dico penso... e penso mentre la imbocco.
E penso, solo che non mi accorgo che di asfalto sotto le ruote ce ne
per altri.. 10 metri!
All'improvviso sento le ruote che si staccano da terra e puff!
saltarello ed ecoomi sullo sterrato!! 'ci sua! il panico, non vedevo
nulla, non riuscivo a capire che era tutta quella terra sotto le
ruote... poi anche lui, il cane da pastore!
E che cacchio ma dove sonooo???
E cammino... ci sto quasi prendendo gusto... troppo... fortuna che
sulla via di fuga della prossima curva c'è l'ingresso di una piccola
masseria!!
Dritto. Completo :)

Mi sento Indiana Jones! ... mi sto agitando un po' è vero ma che devo
fare ormai, mi metto in piedi per sembrare più "cattivo" così magari
sono i cani che si spaventano stavolta e seguo concentrato al massimo
la strada... ci manca solo la scivolata sullo sterrato ora.

20 minuti dopo... l'asfalto.... il cartello... Ferrandina... era vero!

Altri 30/40 minuti di curve e finalmente... la volta della Basilica.
Arrivato.
Sono sfinito... ma tanto lo so, dopo aver mangiato, raccontato tutto e
aver smaltito l'adrenalina cominciano i preparativi per il ritorno.
Con la SS7, via Appia.

A proposito.
I faretti sono una mano santa!





martedì 1 aprile 2008

Astinenza da Dolomiti....

Mi mancavano.... Ah se mi mancavano! Chi? Le Dolomiti, le uniche, le mitiche
Dolomiti! Mi son detto, quasi quasi ci faccio una scappata.....
E così la settimana scorsa organizzo la "passeggiata". Verifico il meteo, fino
a Giovedì 27 era abbastanza inclemente, ma poi si sarebbe aperto un week end da
favola. Decido di fidarmi e parto Giovedì a pranzo.
Autostrada: no grazie! Roma - Firenze sulla Cassia.... Strada bellissima, già
fatta varie volte ma..... quanta acqua ho preso!
Il mio K1200S ha viaggiato sempre molto bene, guadando fiumi, torrenti e
pozzanghere grandi quando Piazza San Pietro....
Arrivato a Bologna per la prima tappa, cena e nanna.
Venerdì mattina apro la finestra e..... piove! Maporcapupazza..... Che faccio?
Torno indietro....? Un Riding Spirit va sempre avanti! Antipioggia, che ancora
si sta asciugando...., e via.
Sono stato premiato! Dopo Mantova il cielo si rischiara. Non piove e sulla A22
la Kappa viaggia che è una bellezza.... Curva dopo curva (Libbidine....) arrivo
a Trento. Esco a Egna e mi appresto a spararmi la statale che porta in Val di
Fassa, a Canazei. Freddo cane.... non credevo.... Nuvole minacciose....
Arrivo a Canazei dopo un sana scorpacciata di curve e controcurve! Mi fermo a
far rifornimento e il benzinaio mi fà in dialetto: "Ma che per caso hai
sbagliato strada...?".... Sorrido e gli rispondo: "No, sò io che non ci sto con
la testa....!". Giustamente quello avrà visto la targa e avrà pensato, ma una
bella passeggiata al mare vicino casa nooo?
No, io amo la montagna e la più bella è nostra! Via verso il passo Sella.....
Dopo poco mi rendo conto che forse sono stato un tantino imprudente.... Due
indizi: comincia a nevicare..... e gli automobilisti che incontro non capiscono
cosa e chi stanno incrociando.... Ma chi sarà stò mezzo matto???
Passo Sella, e la foto lo testimonia.... freddo e neve. Scavallo e comincio a
scendere verso Selva. Tornanti, freni, motore... stress... Arrivato!
Sabato: stupendo. Giornata di trekking nella neve in Vallonga: incanto!
Domenica: 10 e lode alla Natura! Clima perfetto. Parto presto dirigendomi verso
Bolzano e poi a Trento.
Lì prendo la Statale 47 verso Padova per raggiungere alcuni amici motociclisti
a Treviso. Ragazzi la Val Sugana è bellissima! La K1200 è nel suo regno,
curvoni veloci in sequenza. Godo!
Pranzo a Treviso, poi di nuovo a Bologna per la nanna.
Lunedì 31 l'atto finale di questa meravigliosa passeggiata. Bologna - Firenze
con la A1 (Che in moto è divertentissima.... con tripla attenzione ai camion!)
e poi Firenze - Siena con la statale a 4 corsie che è stupenda, considerando
che attraversa un certo.... Chianti. Poi Siena - Grosseto con la SS 223,
davvero bella (Già la conoscevo) e poi giù a Roma.
Che dire? Un pò di follia.... tanta voglia di macinar kilometri (Alla fine
saranno poco più di 1.800....) e il richiamo delle cime innevate..... e nasce
un week end da ricordare.
Da un Riding Spirit DOCG.... un saluto e un arrivederci alla prossima....
avventura!
Giulio